Emergenza coronavirus - Covid/19: rimborso delle spese per asili e scuole private
In questo periodo molti genitori hanno pagato la retta per la frequentazione dei propri figli ad asili (nido e scuole materne) e/o scuole private (in molti casi unitamente ad una quota per la "mensa"), ma dopo il DPCM che ha disposto la chiusura delle suddette attività, non hanno potuto usufruire del servizio
Orbene le rette per la frequenza e quelle per il servizio di refezione scolastica devono essere rimborsate alle famiglie proporzionalmente al periodo di chiusura delle strutture.
Nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta non può chiedere la controprestazione. La fattispecie risulta inquadrabile nella sopravvenuta impossibilità di ricevere la prestazione per la quale è stato già corrisposto il prezzo ai sensi dell’art. 1463 c.c.
Appare pertanto pacifico che l'asilo o la scuola non possa pretendere il pagamento qualora non fosse stato ancora effettuato e debba restituire quanto abbia già ricevuto, secondo le norme relative alla ripetizione dell’indebito, ai sensi dell'art. 2033 c.c.
Il diritto al rimborso potrebbe essere negato solo nel caso in cui nel contratto stipulato con l'istituto siano state sottoscritte ai sensi degli articoli 1341 e 1342 del Codice civile clausole che prevedono l’esclusione del diritto al rimborso anche per eventi esterni (eventualmente staordinari) non imputabili alle parti contraenti.